È difficile parlare di pace quando ci si sente in guerra.
È difficile sentirsi liberi quando c’è bisogno di essere al sicuro.
È difficile parlare di convivenza nella diversità quando si ha paura.
È difficile guardare al futuro in un giorno come questo.
I talk show sono in fermento stasera, si parla di intelligence, attacco, stato di allerta, frontiere, guerra…
Le immagini di ciò che è successo a Bruxelles restano sullo sfondo delle polemiche sulla sicurezza e delle teorie politiche: calcinacci, persone che scappano urlano e piangono, strade deserte, ambulanze, posti di blocco…
Ci sono anche tante candele accese.
Si accende una piccola luce per commemorare le vittime, per non dimenticare ma anche per ricominciare da un piccolo gesto di luce, calore e speranza.