Niente oscar per l'attore americano ed il regista polacco, accusati di violenza sessuale ai danni di una donna
Doccia fredda agli Oscar per Roman Polanskie Bill Cosby: il primo, regista polacco – neutralizzato francese – partecipe a diverse manifestazioni di premi Oscar e Gloden Globe, famoso per la produzione di diversi svariati capolavori cinematografici tra i quali “Il Pianista” e “Tess”, è stato ufficialmente espulso dall'Academy of Motion Picture Arts and Sciences, ente assegnatario degli Oscar, per aver commesso violenze sessuali alquanto gravi. Nel 1977, infatti, il regista aveva scontato 42 giorni di arresto per aver violentato l'autrice Samantha Geimer, allora tredicenne. Adesso è ricercato negli Stati Uniti proprio sulla base di questa accusa (sembra che non varchi i confini americani dal 1978). L'Oscar vinto nel 2003 con Il Pianista non gli è di fatto stato assegnato. La stessa Academy lo ha definito eticamente non idoneo per l'incoraggiamento degli standard etici circa la dignità umanaper cui ha deciso di giocare la carta dell'espulsione dalla manifestazione per coloro i quali sono macchiati di colpevolezza sia morale che civica.
Quanto a Bill Cosby, attore principale della serie televisiva “I Robinson”, anch'egli espulso, le accuse mosse contro di lui riguardano violenza esercitata su una donna, tra l'altro drogata, nel 2004. Quelli di Polansky e Cosby tuttavia non sono gli unici casi eclatanti, nel lontano 2004 infatti un evento simile si è verificato ai danni di Carmine Caridi per aver fornito indizi di spezzoni sul suo film ancor prima della loro uscita ufficiale.